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Il primo deposito small scale di GNL in Italia
Depositi Italiani GNL è la società, partecipata al 51% dal Gruppo PIR al 30% da Edison e al 19% da Enagás (tramite la controllata Scale Gas), che gestisce il nuovo deposito per la movimentazione e lo stoccaggio di GNL costruito nel porto di Ravenna.
Il deposito, che è entrato in esercizio nel ottobre del 2021, ha una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi di GNL e una movimentazione annua potenziale di oltre 1 milione di metri cubi di gas liquido, rendendo disponibile in Italia il GNL per l’alimentazione di almeno 12.000 camion e fino a 48 traghetti all’anno.
Il GNL (Gas Naturale Liquefatto) come combustibile alternativo ai combustibili fossili tradizionali è caratterizzato da forti potenzialità di sviluppo grazie alla pressoché totale riduzione delle emissioni inquinanti e ad una significativa riduzione di quelle clima-alteranti.
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Il più grande terminal del mediterraneo per lo stoccaggio e la movimentazione di merci secche
La Docks Cereali gestisce il più grande terminal del Mediterraneo per lo stoccaggio e la movimentazione di merci secche alla rinfusa.
Il terminal sorge su un'area complessiva di circa 215.000 mq. Sulla banchina, lunga 650 m con pescaggio all’approdo di 9,45 m, trovano posto 2 carriponte con capacità di sbarco tramite benne pari a 750 t/h ciascuno, 3 torri pneumatiche per cereali e sfarinati con potenzialità di 300 t/h ciascuna, 1 torre meccanica con potenzialità di 900 t/h e 3 semoventi con potenzialità di 500 t/h ciascuna.
La capacità di stoccaggio per cereali è di circa 400.000 tonn con una velocità di movimentazione di circa 600 t/h in fase di sbarco e 300 t/h in fase di imbarco. Lo stoccaggio viene effettuato in 118 silos, 71 magazzini e nei larghi piazzali all’aperto. Per la movimentazione sono disponibili 13 pale gommate. Il terminal è provvisto di un raccordo ferroviario interno, corredato di un impianto di carico e pesatura meccanica ed elettronica dei carri ferroviari.
Sono inoltre a disposizione nello stabilimento due impianti di macinazione, un impianto di sterilizzazione per le farine e un impianto di insacco e confezionamento in sacchi e in big-bags per fertilizzanti.
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Il trasferimento di Adriatank ai depositi PIR
Adriatank inizia nel 1970 l’attività di stoccaggio di prodotti chimici alimentari.
La petrolifera Italo Rumena (PIR) ne acquisisce il controllo nei primi anni ‘90, e nel 2012 concorda con il comune di Ravenna la chiusura del deposito e lo spostamento di alcuni serbatoi nel deposito PIR di Porto Corsini. La forza lavoro viene interamente assorbita dal Gruppo.
Questo video racconta il trasferimento di 17 serbatoi lungo gli 8 km del canale Candiano che separano Adriatank dal deposito PIR avvenuto tra la fine di marzo e l'inizio di aprile del 2014.
L’opera, unica nel suo genere finora realizzata su questa via d’acqua, ha impiegato 11 giorni, 46 persone, 5 aziende del territorio, utilizzando autogru da 220 e da 400 tonnellate e 2 rimorchi semoventi idraulici.
Ogni serbatoio, di peso variabile tra da 15 e 75 tonnellate, è stato spostato dal basamento fino alla banchina, e da qui caricato sul motopontone. Ogni viaggio attraverso il canale si è svolto in circa un’ora, a una velocità di 5 nodi. A Porto Corsini, i serbatoi sono stati scaricati sui rimorchi, e da lì collocati sui nuovi basamenti di destinazione.
Attenzione particolare è stata dedicata allo spostamento del serbatoio numero 17, il più grande tra quelli movimentati, con un diametro e un’altezza di 14 metri e un peso di 57 tonnellate, per una capacità di circa 2100 metri cubi.
Con questo trasferimento, il deposito PIR di Porto Corsini arriva a contare 133 serbatoi, che lo rendono il principale hub italiano di stoccaggio di prodotti chimici, con una capacità di circa 300 mila metri cubi.